OPIFICIO IN RIVA DESTRA SESSERA
FRANTOIO E LAVERIA
OPIFICIO IN RIVA DESTRA SESSERA
FRANTOIO E LAVERIA
Trasportare e arricchire il minerale: dal fornello di gettito alla mulattiera
Veduta panoramica della dorsale di Costa l’Argentera, in cui si apre la miniera di Argentera superiore; a sinistra la conca di Artignaga
Pianta dell’Opificio con indicazione delle sue parti e delle fasi costruttive
Frantoio idro-meccanico a pestelli disegnato da S.B. Nicolis di Robilant nel 1749-1752, durante il suo viaggio di istruzione nei paesi germanici (Accademia delle Scienze di Torino)
In alto, pianta di una laveria tedesca della metà del XVIII secolo a cui si è ispirato S.B. Nicolis di Robilant per realizzare quella dell’Opificio (Accademia delle Scienze di Torino); da confrontare, in basso, con i resti degli impianti di lavaggio rivenuti in scavo
Fornello di assaggio riportato in luce dagli scavi nel vano del frantoio: vi si effettuavano trattamenti termici e analisi che permettevano di valutare il tenore percentuale dei diversi metalli contenuti nelle sabbie prodotte macinando e lavando il minerale
Tre immagini della fossa in cui girava una ruota idraulica di almeno 4 metri di diametro, collegata a un albero a camme azionante un frantoio idro-meccanico a pestelli